di Enzo Fiori
Da sempre, nella Chiesa, esistono due tipi di Comunione.
C’è la Comunione Sacramentale che è il ricevere il Corpo e il Sangue di Gesù sotto le specie del pane e del vino durante la santa Messa, oppure anche al di fuori della Celebrazione Eucaristica, oppure come Viatico per i malati.
Più frequente e l’accostarsi a questa Comunione durante la partecipazione alla Messa festiva o feriale. Oppure durante la celebrazione liturgica domenicale in attesa del sacerdote, cioè quando il sacerdote non c’è o non può celebrare .
Meno diffusa è la Comunione fuori dalla Messa e questa avviene solitamente per favorire le persone ammalate o anziane che non possono essere presenti e per loro è riservata questa pratica di unione con Cristo e con i fratelli.
Raramente, ai giorni nostri, il sacerdote viene chiamato per il Viatico, cioè per l’ultima Comunione prima di morire che, unita alle preghiere, dovrebbe accompagnare il viaggio all’ aldilà del nostro famigliare.
Esiste anche la Comunione Spirituale che è il desiderio di ricevere Gesù nel nostro cuore. Quindi non c’è la presenza del pane e del vino, ma è solo un forte desiderio di unirmi a Gesù e di stare unito a Lui. Questo desiderio scaturisce dalla fede animata dalla carità.
Questa Comunione Spirituale era già presente nella Chiesa da secoli. E’ la Comunione di chi non può ricevere l’Eucarestia.
San Tommaso d’Aquino nella sua Summa Theologica parla della Comunione Spirituale. Anche sant’Alfonso Maria de’ Liquori nel suo libro Visite al Santissimo Sacramento e a Maria santissima raccomanda la Comunione Spirituale . Pure santa Teresa di Gesù raccomanda “quando non vi comunicate e non partecipate alla Messa potete comunicarvi spiritualmente…” . Ad essi si aggiunge san Giovanni Bosco “se non potete comunicarvi sacramentalmente fate almeno la comunione spirituale”
Gesù stesso nel vangelo di Giovanni dice “Rimanete in Me e io rimarrò in voi” (Giov.15,4).
L’impossibilità di ricevere il pane consacrato può dipendere dal non potere o essere impediti a partecipare alla Messa (come in questo periodo di coronavirus) e la si segue con i mezzi della radio o della televisione, oppure, anche se sono presente alla santa Messa non si rispetta il digiuno eucaristico (almeno 1 ora), si è troppo piccoli, perché si è in peccato grave e non ci si è confessati, si è in una situazione matrimoniale irregolare.
La preghiera da recitare per la Comunione Spirituale è la seguente:
Gesù mio, io credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e Ti desidero nell’anima mia. Poiché ora non posso riceverTi sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. (breve silenzio). Come già venuto, io Ti abbraccio e tutto mi unisco a Te, non permettere che mi abbia mai a separare da Te.
Eterno Padre, io Ti offro il Sangue preziosissimo di Gesù Cristo in riparazione dei miei peccati, in suffragio delle anime del purgatorio e per i bisogni della santa Chiesa.
Comunque, anche se non si ricorda a memoria la preghiera soprariportata, basta avere l’intenzione ed il desiderio di ricevere Gesù . Gesù stesso accoglie ciò che noi desideriamo veramente nel nostro cuore e non si formalizza se la preghiera non è recitata alla perfezione.